“Per dare casa a chi non ha casa”

“Per dare casa a chi non ha casa”

Il CIOFS FP FRIULI VENEZIA GIULIA ETS è un’associazione senza scopo di lucro che rende attuale, sul territorio di Trieste, l’attenzione al mondo della formazione e del lavoro giovanile secondo lo spirito di don Bosco e di Madre Mazzarello.

A Trieste, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è presente dal 1947. Nell’immediato dopoguerra si è sentita forte l’urgenza di offrire assistenza, istruzione ed educazione alla gioventù, insidiata da tanti pericoli, in un territorio che, per sua natura geografica, è “zona di confine”, crocevia di popoli e di continui cambiamenti.

Promotore della fondazione è stato il parroco salesiano don Alberto Montecchio attraverso l’interessamento e l’intervento del Vescovo Mons. Antonio Santin. Si riteneva importante dare una risposta che avesse un orizzonte di futuro per tante ragazze e giovani in difficoltà.

Inizialmente gli interventi furono di ordine assistenziali, ma subito dopo venne avviata una scuola di lavoro e nel 1957 il Ministero del Lavoro concesse l’autorizzazione per avviare tre corsi di taglio, cucito e maglieria, ai quali furono aggiunti i corsi di stenodattilografia e di cultura generale.

Nel 1978 l’attività è confluita nell’Associazione CIOFS-FP del Friuli Venezia Giulia che ha iniziato ad operare attraverso lo sviluppo di corsi specifici con particolare attenzione al settore impiegatizio, acquisendo lo status di Centro di Formazione Professionale.

Nel corso degli anni ’80 e ’90 ha continuato a dare vita alla sua mission, offrendo con costanza percorsi formativi per giovani donne, ampliando anche la sua presenza territoriale attraverso lo sviluppo di collaborazioni con il tessuto economico ed aziendale per attività di stage e consulenze.

Negli anni 2000 l’Associazione diventa Ente Accreditato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per l’attività di Formazione Professionale e come Istituzione formativa accreditata per la gestione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale.

L’evoluzione del Ciofs- Fp Trieste ha visto, nel giro di cinquant’anni, diversi cambiamenti importanti che ne hanno determinato il volto senza depauperare l’essenza più vera.

Un primo grande passaggio fu l’estensione dell’offerta formativa anche ai ragazzi, divenendo nel territorio una risposta sempre più presente alle innumerevoli fragilità sociali. Oggi sono presenti i seguenti percorsi: operatore ai servizi di impresa, operatore informatico, operatore ai servizi di promozione e accoglienza, operatore ai servizi di vendita, operatore dei servizi di impresa, tecnico dei servizi di impresa, tecnico dei servizi di promozione e accoglienza e tecnico commerciale delle vendite.

Un secondo passaggio rilevante per il centro è avvenuto nel 2022 con l’iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore acquisendo lo status di Ente del Terzo Settore. A livello organizzativo è stato rilevante il passaggio da modello rigido di compartimentazione tra il contesto dell’istruzione e formazione professionale e le altre aree di intervento del Centro a un modello “circolare” tra queste realtà di servizio. Questo ha permesso una maggiore qualità di scambio e integrazione delle risorse, oltre a garantire un approccio formativo centrato sul “ciclo di vita” di formazione e crescita della persona, evitando così la frammentazione degli interventi.

Punto cardine del nostro centro è l’importante lavoro di rete che avviene a più livelli: con il CIOFS-FP nazionale per quanto riguarda le linee guida e programmatiche a livello macro; con i Ciofs-Fp di Conegliano e Padova per la formazione dei formatori e alcune attività specifiche per i ragazzi; infine con il territorio regionale, partecipando in modo attivo alla partnership con numerosi Enti accreditati e, in particolare, operando sulla IeFP attraverso il soggetto EFFEPI (Ati che gestisce la Iefp nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia).

Un terzo passaggio è stato raccogliere la sfida di avviare un’impresa formativa. La volontà di innovare, la progettualità sulle classi quarte dei percorsi IeFP, le reti territoriali attivate, le esperienze precedenti, i bisogni formativi e di inserimento lavorativo degli allievi che hanno terminato i percorsi, lo stimolo della Sede Nazionale sono stati tutti elementi che hanno contribuito allo sviluppo della progettualità di Clic (Crescere lavorando insieme al CIOFS). In questo contenitore sono confluite tutte le idee e le esperienze legate al tema della “formazione in assetto lavorativo” dove al partecipante non viene chiesto solo di “operare” ma anche di “contribuire” alla creazione e allo sviluppo delle diverse idee.

Da sempre il Centro ha organizzato occasioni di formazione “in situazione” caratterizzate però dalla limitazione del tempo della loro durata; il salto coraggioso è avvenuto nell’anno formativo 2021/22, cogliendo l’opportunità della cessata gestione dell’attività da parte dei responsabili del laboratorio di pasticceria con annessa una rivendita di pane al dettaglio (Pane e Dintorni). La vicinanza alla sede centrale del nostro Ciofs-Fp, la possibilità di coinvolgere sia allievi sia ex allievi, di collegare l’attività con i settori professionali presenti sono stati fattori che hanno dato vigore al grande salto che si è scelto di compiere per il bene dei giovani.

Clic, la nostra impresa formativa, si è arricchita di “Panedintorni”, divenendo così il punto vendite con laboratorio di pasticceria del Ciofs. Il personale è composto da 2 persone: un pasticcere esperto come referente del laboratorio e una ex allieva del Ciofs-fp con esperienza di lavoro nel settore di punto vendita, con il compito di presidiare il buon esito delle attività e svolgere funzioni di tutor e accompagnamento del personale. Quest’ultimo è costituito da ex allievi usciti dal percorso di IeFP ai quali è stato proposto un impegno con tempo circoscritto in vista di un empowerment personale e di un consolidamento delle competenze trasversali in loro possesso. L’impresa formativa è per noi oggi un luogo dove gli allievi, al termine del percorso di IeFP, possono professionalizzarsi in un ambiente protetto, fortemente impegnato nella formazione continua, con progetti formativi e di accompagnamento/tutoraggio personalizzati. Riteniamo valido lo strumento dell’impresa formativa anche nell’ottica di un “investimento a perdere”, cioè senza un ritorno immediato (a volte neppure a lungo termine) ma con il desiderio vivo di offrire una possibilità nuova.

Ultimo passaggio che si sta consolidando in questi anni è l’evoluzione nella partnership con le imprese, tramite l’introduzione delle “schede situazione tipo” ispirate all’Atlante del lavoro prodotto da INAPP, che consente di passare da una generica esperienza di lavoro a un progetto puntuale centrato sulla progressione delle pratiche indispensabili per la formazione di una figura professionale completa e aggiornata ai nostri giorni. Tutto questo sta crescendo anche attraverso un nuovo organo che sta prendendo forma: il Gruppo SaL, gruppo Servizi al Lavoro. Un nucleo lavorativo che cerca di fornire un servizio di accompagnamento al lavoro per gli studenti che finiscono il percorso nel nostro centro e/o per quelli che si trovano in una situazione di difficoltà per cui hanno bisogno di trovare una propria stabilità economica il prima possibile.

Il nostro centro, inoltre, svolge la sua attività rivolgendosi anche ad un target di persone adulte attraverso azioni di formazione continua e permanente, nonché progettualità e servizi dedicati all’accompagnamento al lavoro.

L’excursus storico e organizzativo qui brevemente presentato permette di cogliere l’evoluzione del Ciofs-Fp di Trieste, nato per rispondere ai bisogni delle ragazze e delle donne in situazioni di svantaggio e povertà culturale, e che continua oggi il sogno di raggiungere ragazze e ragazzi con diverse fragilità: povertà personale e familiare, abbandono scolastico, disturbi dell’apprendimento, cittadini stranieri di seconda generazione e minori stranieri non accompagnati. I nostri allievi, come in ogni centro di formazione professionale, sono proprio quei giovani “poveri e abbandonati” per cui don Bosco e Madre Mazzarello hanno scelto di consumare la loro vita. Sono loro il centro e la spinta al cambiamento e al miglioramento del nostro agire.

Non è forse questa la porzione di società più bisognosa di adulti solidi, desiderosi di spendere le migliori potenzialità per formare nei giovani respiri profondi di futuro e felicità?

Solo per un ideale così alto vale la pena spendersi senza misura, dando casa a chi non ha casa, futuro a chi non ha orizzonti.

Autore: sr Sofia Zanardo